JACARANDA CENTER
Catania, 2015
Jacaranda Center è un grounding institute le cui attività terapeutiche principali sono : psicoterapia, bioenergetica, counseling, rebirthing, vivation.
E' qualcosa di simile ad un ecovillaggio terapeutico meditativo, le cui parole chiave sono: terapia spiritualità arte agricoltura impegno sociale.
Il simbolo del centro è la Jacaranda, un albero dal fiore blu simbolo di rinascita.
Jacaranda Center è un progetto nato con lo scopo di creare una comunità locale basata sulla vita e sul lavoro a contatto ed in armonia con la natura. La realizzazione del progetto si concretizzerà in una o più strutture immerse nel verde in grado di ospitare tutti coloro che vivono e lavorano allo sviluppo di un’attività diversificata. Essa comprende la coltivazione della terra, applicando i principi della permacultura e la riscoperta delle coltivazioni autoctone, la lavorazione delle materie prime prodotte, la riscoperta degli antichi mestieri e quant’altro il luogo e la natura presente hanno da offrire.
Guardando al di là dei dogmi, dei sistemi religiosi e politici vogliamo esplorare le possibilità spirituali più profonde, sviluppare nuove comprensioni di sé e della società, e sperimentare nuovi percorsi per il cambiamento.
un vulcano attivo è dovunque una "presenza", la sua forza distruttiva quando libera la sua energia, la sua forma costruttiva altrettanto forte si manifesta attraverso il paziente lavoro dell'uomo che trasforma il magma in luoghi fertili, vigneti aranceti orti.
Sono arrivato a Catania una sera in cui il vulcano si è risvegliato e non si sapeva se si sarebbe potuto atterrare, ma le persone non sembravano infastidite ma piuttosto eccitate...... la sera dopo ho capito.... nella notte una folla risaliva la montagna per sentieri appena visibili, giovani vecchi bambini, nelle direzioni in cui erano state segnalate le eruzioni.....io facevo fatica a salire loro completamente a loro agio come in città nell'ora del passeggio....
Valverde è adagiata sulle prime colline, il vulcano è di fronte a nord, ma anche il mare è presente ad est, e da quella direzione arriva una brezza fresca nelle ore più calde, la terra è fertile, ma si avverte che è tale per il lavoro di mani che per secoli l'hanno ammorbidita, trasformando la roccia in humus.
In questo contesto è nata questa visione di un luogo dedicato alla crescita spirituale, dove ritrovare se stessi attraverso il riequilibrio del rapporto corpo mente , attraverso le tecniche della bioenergetica come pure della meditazione, della coltivazione biodinamica, della danza.....
La presenza di un manufatto non finito di nessuna qualità, ma ben costruito almeno con criteri antisismici mi ha creato all'inizio qualche perplessità, finché non ho notato in un angolo la presenza di un maestoso rampicante che non trovando sostegni adeguati si stava rivolgendo verso dei grandi massi emergenti alla ricerca del sole.....perche allora non progettare un immenso traliccio di bamboo che avvolgesse il costruito nel lato più esposto al sole creando una intercapedine ombrosa, il bamboo oggi è facilmente reperibile cresce dovunque e lavorato verde consente di realizzare facilmente forme curvilinee.
Frequentando la montagna imparavo molte altre cose, la prima, più ovvia che dovunque lavorano la pietra lavica, ma anche producono una quantità enorme di scarti, e mi intrigava la possibilità di lavorare con ciò che viene buttato, gli scorzoni, la seconda che i vapori prodotti in continuazione dal vulcano hanno creato un microclima che ha favorito la crescita di boschi di castagno e querce.
Anticamente la tecnica più diffusa per proteggere il legno era di bruciarne leggermente la superficie, ed è proprio il castagno che sfiammato assume un colore rosso setoso di straordinaria bellezza.
Si è venuto cosi a formare un accostamento cromatico-materico di materiali e parallelamente ha preso forma l'idea progettuale di avvolgere il manufatto esistente con un involucro quasi immateriale che prende consistenza alla base man mano che verrà realizzato l'ampliamento, una serie di ambienti, studi e sale,la cui copertura assumerà la forma di terrazze degradanti verso l'aranceto sottostante, di fronte il vulcano di fianco il mare.
CREDITS
Città: Catania
Cliente: Privato
Superficie Lorda (mq): 860
Architetto: Toti Semerano
Design Team: Stefano Sabato, Salvatore Musarò, Stefano Zanardi, Ludovica Fava